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La rivoluzione sanitaria del XIX secolo sorse dalla scoperta di Snow, rafforzata dal lavoro di altri: William Farr, medico e demografo, primo compilatore di statistiche nel neonato Ufficio dell’Anagrafe Generale Inglese; i batteriologi Louis Pasteur e Robert Koch; il patologo e igienista Rudolph Virchow; i riformatori sociali e specialisti ante litteram in sanità pubblica, Edwin Chadwick, Lemuel Shattuck e John Simon, seguiti presto da molti altri. La colonizzazione e gli insediamenti umani erano un vivaio per la civilizzazione, ma, in assenza di adeguate condizioni igieniche personali e comunitarie, diventavano anche il terreno di coltura di malattie e pestilenze. Nel XIX secolo le città erano posti pericolosi, pieni di malattie e morti premature. Più di un quarto di tutti i neonati moriva entro l’anno, una metà non arrivava all’età riproduttiva. Morivano di infezioni gastrointestinali e respiratorie: colera, tifo, diarrea, difterite, laringiti, morbillo, polmoniti, tubercolosi. Autore della diapositiva: John Last, Canada http://www.pitt.edu/~super1/lecture/lec2561/004.htm *Nota: Per rivoluzione sanitaria si intende il cambiamento nelle pratiche di igiene pubblica che ebbe luogo in Nord America e in Europa alla fine del 19° secolo. |